venerdì 13 aprile 2012

Affermare se stessi tramite la gestione del tempo


 Citazione da sapere per essere colti:
In un universo in cui il successo è dato dal guadagnar tempo, pensare ha un solo difetto, ma incorreggibile: quello di farne perdere.
Jean-François Lyotard 

Si dice che un giorno i veri ricchi saranno coloro che potranno usufruire del proprio tempo liberamente.

Questo tipo di mentalità è stato parafrasato anche nel recente film In Time di Andrew Niccol, in cui le persone hanno un orologio perpetuo sul polso, il quale procede in un inesorabile conto alla rovescia dai 25 anni in poi. Il problema è che la valuta corrente è proprio il tempo e, pertanto, se si vuole continuare a vivere, è necessario lavorare per guadagnare ore, giorni, mesi e anni.

Un mondo di questo tipo è ricco di differenze nella distribuzione dei "beni", il che comporta notevoli differenze nello stile di vita: chi ha poco tempo continua a correre, chi ne ha molto fa tutto con calma; chi ha poco tempo sceglie in fretta e vive tutto d'un lampo; chi ha tempo non vive, per paura di morire e perdere la propria occasione di diventare immortale.

Eppure "Ce ne sarebbe per tutti" afferma un enigmatico ricco di 105 anni.

Noi in che direzione stiamo andando?

In generale conta poco se di soldi se ne hanno tanti o pochi, perché si corre sempre. Continuiamo a muoverci freneticamente tra una realtà e l'altra, una scelta e quella successiva derivata dalle conseguenze della prima. Tutto si muove in fretta, il mondo è frenetico e sempre ricco di novità e di cose da scoprire e vivere.

Ma abbiamo il tempo di fermarci e pensare, esso non è una valuta che ci costringe a guadagnarne altro per sopravvivere. Infatti anche se il tempo continua a scorrere incessantemente, è in nostro possesso il modo in cui servircene.

Il tempo dedicato alla la riflessione è poco, perché, come scrive la Arendt, quando si riflette si smette di agire e questo è un disincentivante per molti. Infatti il pensiero è una pausa dalla realtà e consiste proprio nel prendersi il proprio tempo per comprendere che cosa stia accadendo attorno a sé, quali siano le decisioni più oculate da prendere e realizzare una valutazione di sé e del proprio operato.


Pensare dunque è un'inevitabile perdita di tempo, se lo pensiamo in senso letterale rispetto all'agire, ma è di certo l'unica fonte inesauribile di giudizio, capacità di comprensione del mondo e affermazione di sé tramite le proprie scelte.

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