sabato 27 agosto 2011

I cieli di New York - Scatto 3


Quando sono stata a New York, con quei grattacieli altissimi, non sono riuscita a smettere di cercare il cielo, ed ogni volta che lo ritrovavo non potevo fare altro che scattare una foto.

Mentre i grattacieli continuano a sopravvivere a tutto, gli uomini hanno paura e vogliono fuggire.

giovedì 25 agosto 2011

Art on the road - Cap. IV

Paris, France

L'arte non è qualcosa che si può trovare solo nei musei. Molte volte è nelle strade delle città che l'arte si esprime, che i suoi abitanti mostrano il loro ingegno, la loro sagacia, un'intuizione geniale.

Del resto, anche la Vespa è leggendaria.

martedì 23 agosto 2011

Omaggio a Ossip Zadkine

Tête héroïque
Projet de monument à Van Gogh

Ossip Zadkine (1890-1967) è un importante artista, prevalentemente scultore, di origini bielorusse stanziatosi a Parigi all'inizio del Novecento, nel periodo di fervore culturale e artistico del quartiere di Montparnasse. Le sue prime opere sono realizzate a partire da motivi di carattere arcaico e primitivo che lo portano in un secondo periodo a muoversi verso un adesione al cubismo e successivamente all'introduzione anche di elementi formali dell'antichità classica. Nell'ultimo periodo della sua vita nelle sue opere Zadkine tende a giocare maggiormente con pieni e vuoti e a prediligere rappresentazioni vegetali piuttosto che umane.
Vista del giardino del museo a Parigi. A sinistra Torse de la Ville détruite, a destra Orphée

Torse de la ville détruite presente nel giardino della casa-museo di Parigi dedicato a Zadkine è una versione ridotta di un celebre monumento che fu eretto a Rotterdam nel 1953 in memoria della distruzione della città per mezzo delle bombe tedesche nel 1941.

Musée Zadkine
Sito ufficiale del museo che ha sede a Parigi.

Frédérique Lucien, Sans titre, 2010

Esempio del dialogo Zadkine-Lucien nel giardino della casa-museo.
Inrospectives è un'esposizione temporanea presente al museo Zadkine (31 marzo - 4 settembre 2011) che è stata scelta per la capacità inrinseca delle opere di Lucien di dialogare con quelle di Ossip Zadkine presenti nel museo permanente. I punti di incontro affiorano nel rapporto del disegno con la scultura, l'evidenza del legame corpo-vegetale, il trattamento frammentato dei corpi.

domenica 21 agosto 2011

Art on the road - Cap. III

New York, United States of America

L'arte non è qualcosa che si può trovare solo nei musei. Molte volte è nelle strade delle città che l'arte si esprime, che i suoi abitanti mostrano il loro ingegno, la loro sagacia, un'intuizione geniale.

C.S.I. New York. Qualcuno è morto per amore.

sabato 20 agosto 2011

Fiume Libera

Rijeka, Hrvatska


La storia della Croazia nel Novecento è strettamente intrecciata con quella dell'Italia. Alcune parole affiorano subito alla mente: annessione e D'Annunzio, guerra e invasione, lotta partigiana e foibe, emigrazione, espulsione, epurazione, fuga.
Alcune parole riesumate nel ricordo di questo particolare legame ci stupiscono ed emozionano, altre ci feriscono e fanno sanguinare, l'ultima che ho scritto è stata invece la risposta definitiva degli italiani al processo di sterminio di Tito: o la fuga o la morte.
Tutto ciò che era italiano con Tito venne definitivamente slavizzato: la lenta burocrazia italiana, che doveva sempre riferirsi a Roma, è stata sostituita; le insegne italiane dei luoghi di governo sono state cancellate parzialmente o del tutto; i nomi di città e luoghi sono stati modificati; l'italiano non è più parlato da molti ed è divenuto un ricordo sbiadito così come lo è il tedesco degli Asburgo.
In Croazia si ritrovano solo ombre leggere del passato italiano, qualche parola qui è là, alcune strade in slavo di origine evidentemente italiana (come il korzo di Rijeka o il lungo mare di Mandre), poche persone incontrate sulla spiaggia che ricordano ancora quando Opatija era Abbazia e Dubrovnik invece Ragusa. Tutti lontani riverberi di un tempo che non c'è più, di uomini e donne che sono scappati o stati infossati, di una preminenza di tratti slavi nei visi degli abitanti, di una cultura che non ha attecchito.
Eppure a Rijeka ancora la voce di qualcuno pretende di parlare italiano e di farsi sentire, forse sfruttando la nuova libertà che ha acquistato la Repubblica di Croazia con la democrazia. Così si riafferma quel tempo lontano leggendo su un muro parole che sembravano ormai morte con le persone sepolte nelle foibe. Allora ad alta voce leggiamo: Fiume libera.

lunedì 8 agosto 2011

Olaf Breuning, "The Art Freaks"

Marilyns


Omaggio a Pollock
 
Omaggio a Man Ray

Omaggio a Munch
Il lavoro di Olaf Breuning è di ampio spettro e lavora sui codici visici della cultura massmediatica. Breuning mescola origini, confronta universi, per inventare un'estetica unica nella quale il bizzarro si mescola con lo humor. 
The Art Freaks entra nel contesto della recente ricerca dell'artista nella sua relazione con la storia dell'arte moderna e contemporanea e si dispiega nello spazio attraverso 15 pannelli sospesi dal soffitto. A partire dall'opera Marilyns l'artista ha pensato di rappresentare in ogni pannello la foto di un modello o di una modella di cui il corpo è dipinto al modo di un artista dominante (Francis Bacon, Louise Bourgeois, Damien Hirst, On Kawara, Yves Klein, Jackson Pollock, Vincent Van Gogh, Andy Warhol, ...).
L'arte per Breuning deve essere qualcosa di condivisibile quindi ogni artista ha il dovere di impegnarsi a mantenere il suo linguaggio aperto a tutti, ovvero semplice.

Mostra di Olaf Breuning che si tiene al Palais de Tokyo a Parigi dall'8 luglio al 18 settembre 2011.

sabato 6 agosto 2011

I cieli di New York - Scatto 2


Quando sono stata a New York, con quei grattacieli altissimi, non sono riuscita a smettere di cercare il cielo, ed ogni volta che lo ritrovavo non potevo fare altro che scattare una foto.

venerdì 5 agosto 2011

Art on the road - Cap. II

Ljubljana, Slovenija

L'arte non è qualcosa che si può trovare solo nei musei. Molte volte è nelle strade delle città che l'arte si esprime, che i suoi abitanti mostrano il loro ingegno, la loro sagacia, un'intuizione geniale.

Alle volte è l'amore clandestino e zigano ad ispirare l'uomo di strada.

giovedì 4 agosto 2011

Come non amarla?


(Source: annie-dog)
 
Via Marcolinorules.

Goose festival


Questo week-end Goose.
Inizio concerti ore 21:00.
Stand aperitivi, in funzione ogni sera dalle ore 18:30.
Apertura stand gastronomici alle ore 19:00.
Tutta la manifestazione è ad ingresso gratuito.

Tramite Marcolinorules.

Thema: Al di là della vendetta

La significativa vicenda che coinvolge Ameneh Bahrami, donna che, dopo essere stata accecata e sfigurata con l'acido a seguito di un rifiuto di matrimonio, ha deciso di  non vendicarsi del suo aggressore, ha molto a che fare con il tema del Male. Quella di Ameneh è una storia di dolore sia fisico che psichico, di sofferenza, ma anche di fede e perdono, di amore. In un mondo come quello islamico, in cui le leggi sono quelle cruente della sharia e le donne molto spesso sono solo oggetti di desiderio, Amaneh ha deciso di andare al di là di quel gesto brutale che le ha completamente cambiato la vita, della tradizione di un popolo millenario, della più semplice reazione umana al dolore: infliggerne altro. Ameneh ci insegna che è possibile agire secondo il proprio volere, secondo il proprio credo e le proprie personali convinzioni e che è possibile uscire dal ciclone del Male in un modo apparentemente molto semplice: compiendo il Bene.

da Thema.

I cieli di New York - Scatto 1

 
Quando sono stata a New York, con quei grattacieli altissimi, non sono riuscita a smettere di cercare il cielo, ed ogni volta che lo ritrovavo non potevo fare altro che scattare una foto.

mercoledì 3 agosto 2011

Art on the road - Cap. I

Paris, France
L'arte non è qualcosa che si può trovare solo nei musei. Molte volte è nelle strade delle città che l'arte si esprime, che i suoi abitanti mostrano il loro ingegno, la loro sagacia, un'intuizione geniale.

Semplici elementi presenti in ogni luogo del pianeta possono ispirare un'idea e trasformarsi anche in qualcosa di nuovo: così un tombino può diventare un presagio halloweeniano color fluo.

martedì 2 agosto 2011

La tristesse sous le métro

Florent Marchet - Benjamin

"Depuis le temps qu'il fête ses 20 ans?"


Il ritrovo a 20 anni dalla fine del liceo. L'unico che è ancora capace di festeggiare è chi si riconosce giovane e decide di non prendersi troppo sul serio. 

Ma chi davvero sa ancora festeggiare a 20 anni dalla fine del liceo?

lunedì 1 agosto 2011


O uomo o donna, o stato, noti o sconosciuti,
In apparenza creiamo solida ricchezza, forza, bellezza, 
In realtà creiamo idoli.
 Walt Whitman

Il n'y a de véritablement intéressant dans le monde que Paris, tout le reste est paysage.
Jòse Maria Eça de Queiroz

Luzer! #15 - Garage filosofico

Echtes Geld: Titanic, il magazine irriverente

CIO' IN CUI CREDIAMO. 
Vero denaro. Essere è la forza. E lo splendore. 
In tutte le migliori banche e casse di risparmio.

Hussein Chalayan: non solo stilista, non solo artista, non solo intellettuale

Collection Between, primavera/estate 1998
© Christopher Moore
Collection Genometrics, autunno/inverno 2005
© Christopher Moore


Collection Sakoku, primavera/estate 2011
© Christopher Moore
Hussein Chalayan si situa alla frontiera tra la moda, l'architettura ed il design. Le sue opere si caratterizzano per il suo rigore intellettuale e la sua ricerca di perfezionamento tecnico fino a definire gli stereotipi dell'universo della moda. Di collezione in collezione racconta la sua formazione intellettuale, svela le sue origini multiculturali e si interroga sul mondo.  Le sue influenze fanno riferimento alla sua storia personale, improntata di viaggi e di sradicamenti ed ai problemi della società come i conflitti nel mondo. L'antropologia, la filosofia, l'architettura e le scienze sono esplorate ed incrociate nel suo processo artistico per donare una testimonianza propria e talvolta autobiografica che segue un filo conduttore nella creazione delle sue collezioni.

Qui di seguito segnalo alcuni links.

Sfilata di moda per la collezione primavera/estate del 2007 in cui dal minuto 9:00 sei abiti "morphing" si trasformano in vestiti differenti. Chalayan comincia con una figura vittoriana a collo alto datata 1895 che si trasforma, premendo un bottone, in un abito più ampio che si ferma al polpaccio in uno stile degli anni '10 del Novecento, prima di mutarsi in una tenuta maschile caratteristica degli anni '20. Egli modifica così le figure iconiche della moda attraverso un linguaggio estremamente originale. E il risultato è davvero spettacolare!

Cortometraggio realizzato da Hussein Chalayan in cui mostra una propria personale versione di un'auto da corsa, che lui chiama una "struttura aereodinamica a forma di capsula". La capsula è occupata, spiega Chalayan, da "una passeggera androgina, che si è posta in uno spazio di vita immaginario dove non è presente nient'altro che le nozioni di rifugio temporaneo, di ricordi di un'altra vita, d'isolamento, di nostalgia e di esplorazione".

Mostra su Hussein Chalayan che si tiene al Musée des Arts Décoratifs di Parigi dal 5 giugno al 3 novembre 2011. 

Sito ufficiale di Hussein Chalayan.