sabato 22 giugno 2013

Augenblick: l'istante è senza tempo


L'istante è senza tempo.
Leonardo Da Vinci


Ci sono giornate in cui piccole situazioni, determinati scorci e colori risvegliano ricordi e sentimenti sopiti, sepolti nei meandri del passato che racchiude in sé momenti importanti e vissuti con intensità, ma che si è lasciati alle spalle.

In queste occasioni rinascono vecchi desideri ed emozioni, la malinconia bussa alla porta e ci si ritrova come in trance a guardare fuori dalla finestra. Il tempo è come se si fermasse e tutto torna indietro a tanti anni prima, quando ogni cosa era un'altra anche se tu eri sempre tu, anche se adesso non lo sei più, non così.

Guardare indietro, magari saltando qualche anno e tornando a un momento preciso, è come vedere un film: a volte le cose sono talmente diverse che quasi non ci si riconosce più in quel passato, in quelle giornate vissute con amici e amori completamente diversi, in una routine che non esiste più, sepolta nel tempo. 

Eppure quel passato riaffiora provocando modi di sentire che si sovrappongono: il vissuto di un tempo trapassa il tempo attuale e le emozioni del vecchio tempo si mescolano con il modo attuale di percepire i ricordi. Può venire voglia di tornare indietro, oppure, all'opposto, di non tornare indietro mai. Vero è che con i ricordi non ci si trova in una situazione tertium non datur, e, per questo, si può desiderare di collegare il passato con il presente e ricercare quelle persone e quei momenti che sembravano perduti per sempre. 

I legami tra le persone non si chiudono mai del tutto, perché rimane sempre un filo di memoria che collega i vissuti e che permette imprevedibili riallacciamenti o netti desideri di una definitiva recisione. Quello che conta è trovare il momento giusto per entrambi, il momento in cui il passato riaffiora univocamente come desiderio comune di avvicinamento o ulteriore distanza, altrimenti il rischio è quello di soffrire ancora nel presente, così come era accaduto nel passato.

martedì 4 giugno 2013

Il coworking di Talent Garden: una filosofia fondata sulla passione


Oggi ho avuto l'occasione di visitare Talent Garden, un esempio di coworking unico del suo genere che non solo ha sede anche a Brescia, oltre a Milano, Bergamo, Pisa, Torino, Padova e Genova, ma che è nato proprio a Brescia. 

Del coworking ho letto sui libri e sentito parlare e sapevo dell'esistenza di Talent Garden da qualche tempo, per questo ho colto al volo l'opportunità di farci un salto per conoscerne da vicino la realtà.

Il coworking è un luogo che mette fisicamente uno di fianco all'altro professionisti che svolgono lavori diversi, per aziende differenti e che permette la contaminazione tra professioni e visioni del mondo.

Il coworking nasce come uno spazio dedicato ai lavoratori "nomadi", che non avendo un luogo fisso di lavoro affittano a tempo una scrivania e relativi servizi e per questo è un fenomeno che coinvolge soprattutto i freelance. In Italia, il coworking è in continua crescita e uno degli aspetti più interessanti consiste nel fatto che si stanno diffondendo sempre più spazi  di coworking "selettivi", di cui Talent Garden è un esempio.


Talent Garden è un "giardino" di 700 mq in cui possono crescere talenti dell'ambito della comunicazione e del web. La struttura di questa comunità, come ci ha spiegato oggi Lorenzo Maternini, Co-founder di Talent Garden, è prettamente verticale, a differenza di quella di altri esempi di coworking che hanno un carattere orizzontale (per cui si possono trovare nello stesso spazio persone che svolgono lavori completamente differenti, come elettricisti, falegnami ed esperti del web). 

L'obiettivo di Talent Garden è quello di avere nello stesso spazio persone con cui è possibile collaborare in modo stretto proprio perché vi è una condivisione di competenze che permette anche la delega vicendevole di determinati compiti (senza la necessità di contattare un esterno o di assumere qualcuno). In questo modo, sulla base del fatto che l'ambito è comune, la contaminazione tra prospettive e la possibilità di arricchire e creare progetti è decisamente più alta.

Proprio in funzione della contaminazione, Talent Garden seleziona i coworker (sulla base dell'attività che svolgono o del progetto che hanno in mente di realizzare) e ha organizzato gli spazi in modo da ottenere il massimo livello di socializzazione possibile per accelerare lo sviluppo di idee e progetti. Lo spazio è open space, anche se ci sono diverse sale riunioni, e oltre a tavoli e pouf dove rilassarsi, c'è anche la possibilità di farsi una partita a calcio balilla.



Lorenzo ha anche chiarito che il filtro principale per scegliere un coworker è la passione: è la passione per il proprio mestiere che porta i coworker a collaborare insieme e a condividere le proprie esperienze e conoscenze ed è sempre la passione che permette loro di rappresentare il proprio ambito al meglio garantendo uno standard di eccellenza. Per questo il modello di Talent Garden viene definito innanzitutto un "Passion working space".

La passione nei confronti di una professione, di un modo di vivere, di un ambito specifico è quello che permette di accorciare le distanze tra sé e il mondo e di vivere in sintonia con se stessi e la realtà. La passione porta a vivere il proprio destino e non a lasciarsi vivere, ad essere trascinati in un susseguirsi di eventi inevitabili così come lo scorrere del tempo.

I discorsi di Lorenzo, un ragazzo di 29 anni con alle spalle esperienze importanti, mi hanno ricordato il famoso "Stay Hungry. Stay Foolish" con cui Steve Jobs chiuse il suo celebre discorso tenuto di fronte ai laureandi dell'Università di Stanford nel 2005. Sono i discorsi di chi sa di aver raggiunto un obiettivo, ma non ancora il traguardo, sono le parole di chi ha deciso di prendere in mano la propria vita e anche di correre dei rischi per seguire la propria strada, non necessariamente senza tentennamenti o dubbi, ma di certo con coraggio. Parole  che possono essere anche un'ispirazione per coloro che questo coraggio pensano che non lo troveranno mai.

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Se vi ho incuriosito almeno un po', vi consiglio di guardare il seguente video!